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martedì 15 novembre 2016

TRUFFA REFERENDUM: VOTI “SI”? GARANTIRAI PER LEGGE 50MILA EURO AL MESE A NAPOLITANO E A TUTTI I FUTURI EX PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA DELLA CASTA


Avevamo capito purtroppo che la Costituzione italiana è ormai considerata dalla maggioranza di governo e dalla sua stampella verdiniana alla stregua di un normale disegno di legge se non di un regolamento di condominio. Manomessa e sottomessaalle esigenze strumentali e contingenti della lotta politica per cui oggi fa comodo a me cambiarla e lo faccio e domani fai un po’ tu come ti pare;

avevamo capito che pur di approvare questa riforma per la coppiaRenzi-Boschi non solo non conta la compagnia ma neanche laqualità della legge fondamentale della Repubblica che si va a varare;

avevamo capito che la libertà di discussione in Parlamento sulla nuova Costituzione è ormai ridotta al lumicino. Non a caso la senatrice a vita Elena Cattaneo se ne lamenta così tanto sul “Fatto Quotidiano” di oggi: “Sulla riforma in quest’aula non c’è stata libertà“, ha denunciato;

avevamo capito che per il governo che sta imponendo al Parlamento un simile pasticcio non conta poi così tanto la qualità dei componenti del nuovo Senato se ci impone di eleggerli tra la classe politica, quella regionale, più screditata che ci sia;

avevamo capito anche perché in così tanti si sono scagliati a male parole (“porcheria”, “scempio”, fetenzìa”, alcune di quelle corse in aula) contro questa nuova Costituzione.

Adesso abbiamo un altro motivo in più per scandalizzarci di fronte alla riforma passata al vaglio del Senato la scorsa settimana e di nuovo in viaggio verso Montecitorio.


La ragione è presto detta: il famoso “Comma Napolitano”, come in Senato hanno già denominato il comma 5 dell’articolo 40 contenuto nelle «Disposizioni finali» del ddl di riforma Boschi-Renzi.  Si tratta di pochissime righe che in pratica costituzionalizzano una serie di singolari privilegi (“Lo stato e le prerogative…”) riconosciuti agli ex presidenti della Repubblica. Per capire di cosa esattamente si tratta rimandiamo all’articolo diAnna Morgantini.

Qui interessa dire come quando si tratta di tagliare pensioni, prestazioni sanitarie e assistenziali dei comuni cittadini si procede a colpi di mannaia. Quando invece si dovrebbero sforbiciare i trattamenti di Lorsignori non solo si taglia poco o niente, ma addirittura si blindano questi trattamenti costosissimi.

Nel caso in questione parliamo di 579 mila 643 euro l’annoriservati agli ex presidenti della Repubblica. Con uno staff invidiabile composto “di un capo ufficio, tre funzionari, due addetti ai lavori esecutivi e altri due addetti ai lavori ausiliari. Oltre un consigliere diplomatico o militare”. Per non parlare di altri benefit.

Trattamenti da sogno, appunto, per i pur illustrissimi ex. Ma almeno sinora sottoposti a semplici regolamenti  del Quirinale e di Palazzo Madama (gli emeriti sono infatti anche senatori a vita di diritto). Che, in quanto tali potevano, volendo, essere facilmente modificati con interventi interni alle due amministrazioni. Tagliando il superfluo, magari.

Ebbene, in futuro tutto questo non si potrà più fare così facilmente. Perché quei privilegi saranno garantiti addirittura dalla legge suprema della Repubblica. Sono stati costituzionalizzati, appunto. Blindati.

Con tanti saluti ai cittadini che tirano la cinghia per i tagli e che non riescono più neanche a campare.

NUOVA COSTITUZIONE = PRIVILEGI PER EX PRESIDENTI BLINDATI GRAZIE AL “COMMA NAPOLITANO”.

50.000 euro al mese BLINDATI + 15.000 a rischio M5S per Napolitano, mettiamo anche quelli in Costituzione???

In mezzo alla riforma costituzionale Boschi predisposta, a suo dire, per velocizzare il procedimento legislativo reso lento e macchinoso dal bicameralismo perfetto, e volto a far risparmiare i cittadini, abolendo il Senato, trova il suo spazietto un comma curioso.

– All’art 40 comma 5 infatti si legge espressamente “Lo stato e le prerogative dei senatori di diritto e a vita restano regolati secondo le disposizioni già vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale.”

Chi saranno i destinatari di questa tutela addirittura blindata all’interno della carta costituzionale? Al momento se ne contano soltanto due: Ciampi e Napolitano.

Il buon Giorgio è un caldissimo sostenitore della riforma costituzionale, in aula al Senato ha seguito i lavori da vicino, e addirittura si è espresso sui giornali (dimenticandosi forse che il Presidente della Repubblica in carica è un altro) contro i possibili ripensamenti delle Camere sul lavoro svolto finora.
Col senno di poi il perché risulta chiaro ai più.

Già perché si sta parlando di cifre oggi ammontanti (a causa della riduzione dei fondi del 30%) a 579 mila euro. Ossia 50 mila euro al mese circa. Quattro spicci insomma!

Ora però grazie alla riforma Boschi, immodificabile in questo comma, i suoi privilegi saranno blindati nella carta costituzionale, con la garanzia del procedimento aggravato di modifica.

50.000 EURO AL MESE DI PENSIONE IN COSTITUZIONE! Fortuna sì ma anche un pelo di audacia! Qualità che a Napolitano non manca essendo è un vero politico.

Lui non si fa mica trascinare da facili populismi come noi grillini, è un politico tutto d’un pezzo… anche perché è in politica da quando esiste il concetto di politica (deputato pressoché stabilmente dal 1953 al 1996, europarlamentare dal 1989 al 1992 e poi di nuovo dal 1999 al 2004, e senatore a vita dal 2005, fino alla sua elezione alla prima carica della Repubblica, riconfermata nel 2013). Lui non parla alla pancia degli italiani ma evidentemente pensa solo alla sua!

Grazie dell’insegnamento. Viva Giorgio, Viva l’Italia, viva la Repubblica!


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