Banner ADV

mercoledì 16 marzo 2016

Intanto Renzi promuove il giudice che prendeva le tangenti


Luigi Vassallo, il giudice tributario che prendeva la stecca sui processi fiscali e che la ricevette perfino nascosta dentro un cesto natalizio, ha vissuto l’ultimo anno a collaborare con Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri a cui Matteo Renzi ha delegato gli affari europei. Il compito di Vassallo era di dare consigli a Gozi sugli aiuti di Stato, in modo da non incorrere nei fulmini della Ue.
Il giudice tributario è stato chiamato a palazzo Chigi il 13 marzo scorso, con tanto di dichiarazione di assenza di conflitto di interesse con il suo lavoro principale. Vassallo era talmente entusiasta di dare una mano a Gozi e al governo Renzi da avere accettato di farlo senza alcun compenso, a titolo esclusivamente gratuito.
Si è poi scoperto che il suo reddito da professore universitario veniva integrato non tanto dai 3.732 euro lordi annui che avrebbe percepito fino al compimento del 75° anno di età come giudice tributario di appello, ma dalle mazzette che percepiva sottobanco per fare avere sentenze favorevoli a imprenditori finiti nelle maglie del fisco. L’incarico a Palazzo Chigi è stato formalmente firmato per Vassallo dal capo del dipartimento di Gozi, il consigliere Diana Agosti, dirigente di lungo corso e consorte dell’ex sottosegretario alla presidenza nonchè presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà.

Nessun commento:

Posta un commento