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giovedì 27 ottobre 2016

"NON LA PENSI COME NOI? TI CENSURO" GESTO VERGOGNOSO DI UN SINDACO PD NEI CONFRONTI DI UN GIORNALISTA


Ventimiglia - "Cartellino rosso" alla giornalista accusata di scrivere "troppo" dell'opposizione e di non essere "allineata".
L'"espulsione" è dal Comune di Ventimiglia, in provincia di Imperia, dove la portavoce del sindaco del Pd Enrico Ioculano avrebbe fatto presente - prima al direttore e poi all'editore di una locale testata giornalistica online - che la corrispondente era sgradita.

È da settimane che tutti sono al corrente della vicenda. Da quando, insomma, la giornalista non si è più vista in Comune, nè tantomeno ai Consigli comunali. Da quando, quei comunicati stampa della minoranza non passano più, o vengono tagliati e la firma dell'inviata è sparita dalla pagina di politica di Ventimiglia. Ma a tirare fuori il caso, ora, è stato il consigliere comunale di minoranza Carlo Iachino, della lista civica Progetto Ventimiglia, che ha presentato una dura interpellanza.
"Ill.mo Signor sindaco - è scritto nel documento - dopo aver constatato che da qualche tempo la giornalista (...) ha smesso di scrivere comunicati e/o articoli proposti dal sottoscritto al giornale online per cui ella lavora, sono stato informato dalla dirigenza del giornale stesso che alla suddetta (...) é stato fatto divieto dalla sua portavoce dottoressa Silvia Sgarabottolo di scrivere articoli relativi alle sedute del consiglio comunale e/o di accettare comunicati e/o articoli prodotti dall'opposizione". Prosegue Iachino: "Atteso che detta situazione non giova certamente alla sua onorabilità, né alla trasparenza di questa amministrazione, chiedo alla S.V. a quale titolo abbia agito la sua portavoce, ovvero se mediata da lei o per iniziativa propria, violando ogni diritto di libertà di stampa e della persona con un comportamento grave e antidemocratico, lesivo e persecutorio nei confronti della giornalista in oggetto".

Il nome della stessa portavoce balzò agli onori della cronaca, già nel maggio scorso, quando in seguito al contrasto con un impiegato, sindaco e assessore inviarono una lettera a tutti i dipendenti, con la quale si invitava quest'ultimi a tenere un comportamento più educato con la stessa.

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