Banner ADV

martedì 8 novembre 2016

Virginia Raggi da un calcio alla mafia delle slot machine


 La giunta Raggi dichiara guerra al gioco d'azzardo. Lo annuncia la sindaca di Roma Virginia Raggi su blog di Grillo. "Il centro storico sarà off limits alle slot machine. Abbiamo depositato la scorsa settimana una delibera di iniziativa consiliare sul regolamento delle sale slot a Roma con l'obiettivo di tutelare la salute dei nostri cittadini", spiega la sindaca. "Si introducono limiti di distanza di 500 metri dai luoghi "sensibili" come ad esempio scuole, centri sportivi, chiese, caserme e sportelli bancomat, le slot saranno vietate anche nelle aree pedonali, sarà possibile l'utilizzo degli apparecchi automatici di intrattenimento con vincite in denaro, le cosiddette new slot e Videolottery, dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 mentre nei giorni festivi non sarà consentito. Altro aspetto importante sono le sanzioni che, aggiungendosi a quelle esistenti, prevedono in caso di violazioni reiterate sospensioni o in casi gravi revoche dell'autorizzazione da parte dell'amministrazione comunale", precisa Raggi.

4 commenti:

  1. Ottima mossa, tanto per cominciare...... bisognerà comunque vigilare sull'applicazione della nuova norma, soprattutto rispetto agli orari..... Comunque è un buon inizio!

    RispondiElimina
  2. I videopoker sono quelli che truffano di più ed è giusto eliminarli in Francia non esistono nei bar o abacchi

    RispondiElimina
  3. I videopoker sono quelli che truffano di più ed è giusto eliminarli in Francia non esistono nei bar o abacchi

    RispondiElimina
  4. Brava Raggi. A cosa serve lasciare impoverire la gente e lasciare che la m.......... delle macchine mangiasoldi non paghino nemmeno le tasse? Perchè lasciare che la povera gente diventi dipendente dal gioco? Lo stato ha fatto le leggi ma non vengono rispettate e non vi sono controlli per il rispetto di esse......Lo stato è assente ma la raggi è molto intenta a tutelare, per prima cosa, i romani. SEI GRANDE RAGGI e peccato che sindaci come te ce ne siano pochissimi.

    RispondiElimina