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domenica 19 giugno 2016

BUGIE SULLA RAGGI? MARCO TRAVAGLIO SPUTTANA IL PD ED I SUOI GIORNALI

Nel suo odierno editoriale su ilFattoQuotidiano il direttore Marco Travaglio sputtana il PD ed i suoi giornalisti servi che in queste ultime ore hanno montato un caso sulla Raggi che non esiste.
Riportiamo il suo virgolettato:
"Evviva, siamo diventati gli eroi per un giorno del Pd! Evviva, finalmente una notizia del Fatto è stata ripresa da tutti, diconsi tutti i tg e i giornaloni! Sono soddisfazioni. Voi direte: avranno ripreso quella sugli scontrini di Renzisindaco di Firenze, tuttoggi ben custoditi dal fido Nardella sebbene molto più cari di quelli costati il posto al sindaco Marino? No, mai, figuriamoci, trattandosi del padrone d’Italia. Avranno forse ripreso i nostri scoop sui finanziamenti israeliani al fedelissimo Carrai, o sulle strane abitudini del renzianissimo neocomandante della Gdf Giorgio Toschi e del fratello Andrea, arrestato e imputato per associazione per delinquere?
No, mai, figuriamoci, trattandosi di pedine fondamentali del sistema di potere del padrone d’Italia. Avranno forse ripreso il nostro scoop sulle bugie di Giachetti, che nel teleconfronto a Sky disse di possedere “due casaletti” aSubiaco, che in realtà si son rivelati un villone con piscina in un’area piuttosto vincolata? No, mai, figuriamoci, trattandosi dell’ultima speme per gli eterni padroni di Roma che tremano all’idea di perdere le vecchie greppie e le nuove Olimpiadi. Avranno ripreso il nostro pezzo su Beppe Sala che a gennaio si dimette da commissario di Expo e ad aprile firma il bilancio di Expo, risultando dunque ineleggibile per legge? No, mai, figuriamoci, trattandosi dell’ultima chance per il padrone d’Italia di non uscire dai ballottaggi con le ossa rotte.
No: tg e giornaloni (e ini) hanno ripreso a reti ed edicole unificate l’articolo del nostro scoopista principe, Marco Lillo, che invitava Virginia Raggi, se sarà sindaco di Roma, a prendere le distanze dall’ambientino poco rassicurante dell’Asl di Civitavecchia. Perché, se è normale che un avvocato svolga incarichi di recupero crediti per un’amministrazione pubblica piena di buchi, è opportuno che da sindaco tagli i ponti con chi amministra così male la cosa pubblica. Qualcuno dirà: ma il casino è nato dal fatto che la Raggi ha omesso o dimenticato di segnalare i due incarichi del 2012 e del 2014 nelle dichiarazioni al Consiglio comunale del 2013 e del 2014, inserendoli una volta per tutte solo in quella del 2015 (quando ha ricevuto la prima tranche del compenso: 1.878 euro su 13 mila). Verissimo, ma la notizia sul Fatto l’altroieri era un’altra: questa l’avevamo pubblicata un mese fa, anticipando il contenuto del libro I nuovi re di Roma sui candidati della Capitale. Solo che, allora, nessuno se n’era accorto. O non s’era ancora sparso il panico per la probabile vittoria della Raggi.
Evidentemente nessuno ancora sospettava che il 35% dei romani l’avrebbero votata al primo turno, incuranti dei ricatti del governo e delle minacce dei palazzinari, con stampa e partiti al seguito. Ora la disperazione è tale che, pazienza, va bene pure il Fatto. E con tanti complimenti. Ma non per le notizie che pubblichiamo ogni giorno: solo per il caso Raggi, il più veniale di tutti. In attesa di sapere dalla Procura di Roma se l’omissione o la svista della candidata sia punibile o meno dalla legge Severino (a leggerla si direbbe di no: tra gli obblighi di trasparenza passibili di multa, la mancata dichiarazione di incarichi dalla PA non è citata), possiamo già dire due cose.
1) La dichiarazione ripubblicata ieri dalla Raggi non chiude il caso, perché si riferisce al 2015, e non ai due anni precedenti, in cui era già consigliere comunale e già svolgeva incarichi per l’Asl; ma almeno dimostra la sua buona fede, cioè esclude l’intenzione di nascondere qualcosa di poco corretto e fa propendere per la dimenticanza. Non c’è nulla di male, per un professionista, nel recuperare i crediti di un’Asl alla bancarotta. E infatti non è in discussione l’incarico, ma l’omessa segnalazione nelle forme e nei tempi dovuti. Che non investe la sfera etica, né probabilmente quella penale, ma imbarazzerà la Raggi se, da sindaco, dovrà giudicare se stessa.
2) Prima di strillare all’“ineleggibilità” (non prevista dalle norme) e financo ai “reati da codice penale”, salvo poi distribuire patenti di giustizialismoagli altri, il Pd – partito di Mafia Capitale – dovrebbe applicare in casa propria gli standard di trasparenza che pretende dagli avversari.
Noi apprezziamo Alfonso Sabella da quando, pm a Palermo, rischiava la pelle per catturare i più efferati boss latitanti di Cosa Nostra. Sappiamo il prezzo che ha pagato quando, capo dell’ispettorato del Dap, bloccò latrattativa Stato-mafia sulla dissociazione. E l’abbiamo seguito con simpatia quando, messosi in aspettativa, divenne assessore alla Legalità della giunta Marino dopo Mafia Capitale. Ma vederlo ora rilasciare interviste a destra e a manca come un Orfini o un Romano qualunque, e intimare alla Procura di Roma di inviare un “avviso di garanzia” alla Raggi per “falso ideologico” addirittura come “atto dovuto” (gli avvisi di garanzia non sono mai dovuti, salvo che per atti assistiti da un legale), dopo aver accettato una fumosa consulenza con Palazzo Chigi e pure la bizzarra candidatura a eventuale capo di gabinetto di Giachetti, mette tristezza.
Da anni capi dello Stato, del governo e vicepresidenti del Csm ci fracassano gli zebedei monitando sui magistrati che “non solo devono essere, ma anche sembrare imparziali” (l’ultima ramanzina è toccata a Spataro e alle toghe di Md schierate per il No in difesa della Costituzione). Niente da dichiarare su Sabella, giudice del Tribunale di Roma, che emette sentenze e sollecita avvisi di garanzia a due giorni dal voto contro l’avversaria del candidato che gli ha promesso una poltrona? Ogni giorno facciamo sforzi immani per non tornare a usare la parola “regime”. Ma non ce ne viene in mente un’altra."

19 commenti:

  1. troppo tardi Marco. il danno lo avete fatto. siete giornalisti e dovete fare e dare informazioni ma siete persone intelligenti da sapere benissimo l'uso che il governo/PD ne avrebbe fatto.

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  2. il casino a VIRGINIA RAGGI l avete creata voi con il vostro articolo sballato e inesatto di MARCO LILLO E TRAVAGLIO NE è IL RESPONSABILE A LASCIARE PASSARE UNA PORCHERIA DEL GENERE A 2 GIORNI DEL BALLOTTAGGIO E ANCHE DALLA GRUBER VENERDI NON HA CHIESTO NE SCUSA NE HA DIFESO LA RAGGI ADESSO E TARDI AMICO MIO I BALLOTTAGGI SONO IN PIENA EVOLUZIONE INVECE DI ELOGIARE VIRGINIA RAGGI CHIEDIGLI SCUSA DEL CASINO CHE AVETE FATTO ANCHE AL MOVIMENTO SIETE DEI GIORNALAI E BASTA AVRETE DIVERSI CLIENTI DEL MOVIMENTO IN MENO DEL MOVIMENTO VE LO MERITATE ANCHE SE FORSE VE NE FREGHERA'COMUNQUE ABBIAMO PERSO LA TUA CREDIBILITA ADESSO RIPETO E TARDI FARE L EROE L UNICO CHE LA DIFENDE OLTRE NOI DEL MOVIMENTO VERGOGNATEVI VOI DEL FATTO QUOTIDIANO

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    1. Concordo 100%,Scuse di circostanza, a mio giudizio oltre che tardive anche ipocrite, travaglio sempre pronto, perfetto ambasciatore della doppia morale.

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  3. se la Raggi perderà caro Marco, potrete gridare a voce alta di essere stati gli artefici.Per quanto mi riguarda hai perso la mia stima e credibilità, e non penso solo la mia.

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  4. se la Raggi perderà caro Marco, potrete gridare a voce alta di essere stati gli artefici.Per quanto mi riguarda hai perso la mia stima e credibilità, e non penso solo la mia.

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  5. Per me il fatto quotidiano da ieri ha chiuso. Uno fa il buono e l'altro il cattivo . Ormai in parecchi ci siamo tolti le bende dagli occhi !

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  6. Per me il fatto quotidiano da ieri ha chiuso. Uno fa il buono e l'altro il cattivo . Ormai in parecchi ci siamo tolti le bende dagli occhi !

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  7. Marco Lillo è un figlio di.... Marco Travaglio lo stesso ha firmato il benestare per l'uscita dell'articolo.
    STRONZI
    Ma non per questo la Raggi perde. STRAVINCERA' PERCHE' I ROMANI VEDONO IL MODO SCORRETTO USATO DAGLI SCIACALLI DEL PD

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. ma perche' nominate il 2012 se non era nemmeno consigliera ??

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  10. ecco il tweet che sta facendo il giro del web a firma del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti: "LA PROCURA SMENTISCE Penso che più d'uno dovrà dare spiegazioni. Sporca giornata elettorale. Moralità non militanza"
    Come volevasi dimostrare e come già annunciato dalla candidata al Campidoglio, Virginia Raggi, che l'articolo pubblicato ieri dal Fatto Quotidiano, era già stato smentito con una nota del legale della stessa pentastellata. Adesso in soccorso della verità di questa oscura vicenda, scende in campo il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino. Pochi istanti fa, lo stesso presidente, ha pubblicato un tweet sul suo profilo ufficiale, auspicando a una presa di responsabilità da parte di chi ha tirato in ballo tutta questa vicenda e schierandosi dalla parte della stessa Raggi (schierato si fa per dire) alla ricerca della verità. Mai nessuno era arrivato a tanto, a dimostrazione che il Partito Democratico ha davvero paura della presunta disfatta romana.

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  11. https://twitter.com/enzoiacopino/status/744271902592614400?lang=it

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  12. Un esame di coscienza riparatore? è
    così che vogliamo metterla caro Marco? ... E' come chiudere il cancello dopo che sono usciti i buoi. Avete creato un bel casino (e grazie a Virginia che ha conservato la ricevuta). Vi dico come la penso io: Avete perso la stima di molti, e questo dovrebbe farvi dubitare. PS. La Virginia stravincerà a Roma, la furbata porterà molti più consensi.

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  13. compravo il fatto tutte le mattina... da oggi e' finita!

    addio.

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  14. Si possono,e si devono denunciare,ove ci fossero delle situazioni poco chiare che riguardano il m5s, e tutti i politicanti di ogni colore,ma i tempi questa volta non mi sono andati giù,lo scup dell'ultima ora,costringendo la Raggi a commettere un abuso denunciato giustamente(questo si)del silenzio elettorale sui social....cmq ha perso il fatto quotidiano 1,20€ buona fortuna

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  15. Se regime e 'l'imperfetto meglio in culo alla balena.

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